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18 Il Signore ti aveva affidato una missione, dicendo: “Va', vota allo sterminio quei peccatori degli Amalechiti, e fa' loro guerra finché siano sterminati”. 19 Perché dunque non hai ubbidito alla voce del Signore? Perché ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi del Signore?» 20 Saul disse a Samuele: «Ma io ho ubbidito alla voce del Signore, ho compiuto la missione che il Signore mi aveva affidata, ho condotto qui Agag, re di Amalec, e ho votato allo sterminio gli Amalechiti; 21 ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e dei buoi come primizie di ciò che doveva essere sterminato, per farne dei sacrifici al Signore, al tuo Dio, a Ghilgal». 22 Samuele disse: «Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale piú che il grasso dei montoni; 23 infatti la ribellione è come il peccato della *divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici[a]. Poiché tu hai rigettato la parola del Signore, anch'egli ti rigetta come re».

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Footnotes

  1. 1 Samuele 15:23 Dèi domestici, ebr. theraphim.

21 Infatti, quando egli ebbe strappato Israele dalla casa di *Davide e quelli ebbero proclamato re *Geroboamo, figlio di Nebat, Geroboamo distolse Israele dal seguire il Signore e li fece peccare gravemente. 22 I figli d'Israele si abbandonarono a tutti i peccati che Geroboamo aveva commessi, e non se ne allontanarono, 23 finché il Signore mandò via Israele dalla sua presenza, come aveva predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu deportato dal suo paese in Assiria, dov'è rimasto fino a oggi.

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(A)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di *Damasco,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno lacerato *Galaad con trebbie di ferro.

Io manderò nella casa di Azael un fuoco
che divorerà i palazzi di Ben-Adad;

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