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Ricòrdati di quello che il Signore, il tuo Dio, fece a Miriam, durante il viaggio, dopo che usciste dall’Egitto.

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'Deuteronomio 24:9' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Peccato e castigo di Uzzia

16 (A)Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un’infedeltà contro il Signore, il suo Dio, entrando nel tempio del Signore per bruciare dell’incenso sull’altare dei profumi. 17 Ma il sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti del Signore, uomini coraggiosi, 18 i quali si opposero al re Uzzia e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, offrire incenso al Signore, ma ai sacerdoti, figli di Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un’infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al Signore». 19 Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire l’incenso, si adirò. E mentre si adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa del Signore, presso l’altare dei profumi. 20 Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che aveva la lebbra sulla fronte; e lo fecero uscire in fretta, ed egli stesso si affrettò ad andarsene fuori, perché il Signore lo aveva colpito. 21 Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e rimase nell’infermeria come lebbroso, perché era escluso dalla casa del Signore; e Iotan, suo figlio, era a capo della casa reale e rendeva giustizia al popolo del paese.

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'2 Cronache 26:16-21' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

10 Non c’è mai più stato in Israele un profeta simile a Mosè, con il quale il Signore abbia trattato[a] faccia a faccia. 11 Nessuno è stato simile a lui in tutti quei segni e miracoli che il Signore lo mandò a fare nel paese d’Egitto contro il faraone, contro tutti i suoi servi e contro tutto il suo paese; 12 né simile a lui in quegli atti potenti e in tutte quelle grandi cose tremende che Mosè fece davanti agli occhi di tutto Israele.

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Footnotes

  1. Deuteronomio 34:10 Abbia trattato, lett. abbia conosciuto.
'Deuteronomio 34:10-12' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Cristo superiore a Mosè

(A)Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate [Cristo] Gesù, l’apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo[a], il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu Mosè, in {tutta} la casa di Dio[b]. Gesù, anzi, è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosè quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa. Certo ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio. Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio[c] come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunciato, ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma [sino alla fine] la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo.

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Footnotes

  1. Ebrei 3:1 Della fede che professiamo, lett. della nostra confessione.
  2. Ebrei 3:2 +Nu 12:7; in tutta la casa di Dio, lett. in tutta la sua casa.
  3. Ebrei 3:5 +Nu 12:7; in tutta la casa di Dio, lett. in tutta la sua casa.

I cristiani sono la casa di Dio

Perciò, cari fratelli che appartenete a Dio e siete stati scelti per il cielo, fissate bene lo sguardo su Gesù: Dio lo ha mandato come sommo sacerdote della nostra fede. Gesù è fedele a Dio, che lo ha eletto sommo sacerdote, come fu fedele Mosè, che servì fedelmente nella casa di Dio. Ma Gesù è stato giudicato degno di una gloria superiore a quella di Mosè, così come al costruttore di una bella casa va maggior gloria, che non alla casa stessa. Infatti ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha creato tutto è soltanto Dio. Ebbene, Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio, ma soltanto come servo; e il suo compito fu soprattutto quello di parlare delle cose che sarebbero accadute in seguito. Cristo, invece, è stato fedele a Dio come figlio; ed è lui che ha piena autorità sulla casa di Dio. E la casa di Dio siamo proprio noi cristiani. Egli vive in noi, se conserviamo intatta fino alla fine la nostra fede e la nostra speranza nel Signore.

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24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente.

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24-25 Chi ha scelto di servire il Signore non deve essere litigioso, ma gentile e paziente con tutti, e deve essere capace di insegnare agli altri. Deve saper sopportare i torti ed essere dolce ed umile, quando cerca di insegnare a quelli che si oppongono. Se un credente parlerà loro con dolcezza e cortesia sarà più facile, con lʼaiuto di Dio, che essi riconoscano i propri errori e giungano alla verità.

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