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Insoddisfazione dell’uomo

(A)C’è un male che ho visto sotto il sole e che grava di frequente sugli uomini: eccone uno a cui Dio dà ricchezze, tesori e gloria, al punto che nulla gli manca di tutto ciò che può desiderare, ma Dio non gli dà il potere di goderne; ne gode uno straniero. Ecco una vanità, un male grave. Se uno generasse cento figli, vivesse molti anni tanto che i giorni dei suoi anni si moltiplicassero, se egli non si sazia di beni e non ha sepoltura, io dico che un aborto è più felice di lui. Infatti l’aborto nasce invano, se ne va nelle tenebre e il suo nome resta coperto di tenebre; non ha neppure visto né conosciuto il sole e tuttavia ha più riposo di quell’altro. Anche se questi vivesse due volte mille anni, se non gode benessere, a che scopo? Non va tutto a finire in un medesimo luogo?

Tutta la fatica dell’uomo è per la sua bocca, però l’appetito suo non è mai sazio. Che vantaggio ha il saggio sullo stolto? O che vantaggio ha il povero che sa come comportarsi in presenza dei viventi? Vedere con gli occhi vale più del lasciare vagare i propri desideri. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento. 10 Ciò che esiste è già stato chiamato per nome da tempo, ed è noto che cosa l’uomo è, e che non può contendere con Colui che è più forte di lui. 11 Moltiplicare le parole significa moltiplicare la vanità; che vantaggio ne viene all’uomo? 12 Infatti, chi può sapere ciò che è buono per l’uomo nella sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana, che egli passa come un’ombra? Chi sa dire all’uomo quel che sarà dopo di lui sotto il sole?

'Ecclesiaste 6 ' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Un altro male ho visto sotto il sole, che pesa molto sopra gli uomini. A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode. Ciò è vanità e malanno grave!

Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l'aborto, perché questi viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra. Non vide neppure il sole: non conobbe niente; eppure il suo riposo è maggiore di quello dell'altro. Se quello vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, forse non dovranno andare tutt'e due nel medesimo luogo?

Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia. Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi?

Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 10 Ciò che è, gia da tempo ha avuto un nome; e si sa che cos'è un uomo: egli non può competere con chi è più forte di lui. 11 Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? 12 Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?