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Congiura contro Geremia

18 (A)Essi hanno detto:
«Venite, tramiamo insidie contro Geremia;
poiché la legge non verrà meno per mancanza di *sacerdoti,
né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di *profeti.
Venite, attacchiamolo con la lingua
e non diamo retta a nessuna delle sue parole».

19 Signore, volgi a me la tua attenzione
e odi la voce dei miei avversari.

20 Il male sarà forse reso in cambio del bene?
Essi infatti hanno scavato una fossa per me.
Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te
per parlare in loro favore,
e per distogliere la tua ira da loro.

21 Perciò abbandona i loro figli alla fame;
dalli in balia della spada;
le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove;
i loro mariti siano feriti a morte;
i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.

22 Un grido si oda uscire dalle loro case,
quando tu farai piombar su di loro all'improvviso le bande nemiche;
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi,
e hanno teso dei lacci ai miei piedi.

23 Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire;
non perdonare la loro *iniquità,
non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi!
Siano essi abbattuti davanti a te!
Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

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20 Pascur[a], figlio d'Immer, *sacerdote e capo-sovrintendente della casa del Signore, udí *Geremia che profetizzava queste cose. Pascur percosse il *profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di *Beniamino, nella casa del Signore. Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «Il Signore non ti chiama piú Pascur, ma Magor-Missabib[b]. Poiché cosí parla il Signore: “Io ti renderò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto *Giuda in mano al re di *Babilonia, che li deporterà a Babilonia, e li colpirà con la spada. Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia. Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne”».

Lamento di Geremia

(A)Tu mi hai persuaso, Signore, e io mi sono lasciato persuadere,
tu mi hai fatto forza e mi hai vinto;
io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno,
ognuno si fa beffe di me.

Infatti ogni volta che io parlo, grido,
grido: Violenza e saccheggio!
Sí, la parola del Signore è per me
un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno.

Se dico: «Io non lo menzionerò piú,
non parlerò piú nel suo nome»,
c'è nel mio cuore come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzo di contenerlo, ma non posso.

10 Poiché odo le diffamazioni di molti,
lo spavento mi viene da ogni lato:
«Denunziatelo, e noi lo accuseremo».
Tutti quelli con i quali vivevo in pace
spiano se io inciampo
e dicono: «Forse si lascerà sviare,
noi prevarremo contro di lui
e ci vendicheremo di lui».

11 Ma il Signore è con me, come un potente eroe;
perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno;
saranno molto confusi, perché non riusciranno;
la loro infamia sarà eterna, non sarà dimenticata.

12 Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi le reni e il cuore,
io vedrò, sí, la vendetta che farai su loro,
poiché a te io affido la mia causa!

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Footnotes

  1. Geremia 20:1 Pascur, lett. sicurezza d'ogni intorno.
  2. Geremia 20:3 Magor-Missabib, lett. spavento d'ogni intorno.

Amos e il sacerdote Amasia

10 (A)Allora Amasia, *sacerdote di *Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole. 11 Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”». 12 Poi Amasia disse ad Amos: «*Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiú e là profetizza; 13 ma a Betel non profetizzare piú, perché è santuario del re e residenza reale».

14 Allora Amos rispose: «Io non sono *profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. 15 Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va', profetizza al mio popolo, a Israele”.

16 Ora ascolta la parola del Signore. Tu dici: “Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d'Isacco!” 17 Ebbene, cosí dice il Signore: “Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese”».

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