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18 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi,

dicendo: «C'era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo.

Or in quella stessa città c'era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario".

Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo,

tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"».

E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo.

Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore?

Sí, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».

Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri.

10 «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l'altro pubblicano

11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava cosí: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano.

12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo".

13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore",

14 Io vi dico che questi, e non l'altro, ritornò a casa sua giustificato, perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato»,

15 Gli presentarono anche dei piccoli fanciulli perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo ciò, li sgridavano.

16 Gesú allora, chiamati a sé i fanciulli, disse: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio.

17 In verità vi dico che chi non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrerà».

18 Uno dei capi lo interrogò, dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?».

19 E Gesú gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

20 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e tua madre"».

21 E colui disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».

22 Udito ciò, Gesú gli disse: «Ti manca ancora una cosa: vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi».

23 Ma egli, udite queste cose, si rattristò grandemente, perché era molto ricco.

24 Allora Gesú, visto che si era molto rattristato, disse «Quanto è difficile per coloro che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio!

25 Perché è piú facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

26 E quelli che l'udivano dissero: «Chi dunque può essere salvato?».

27 Ma egli disse: «Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio».

28 Poi Pietro disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito».

29 Ed egli disse loro: «In verità vi dico che non c'è nessuno che abbia lasciato casa o genitori o fratelli o moglie o figli, per il regno di Dio,

30 che non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nell'età a venire la vita eterna».

31 Poi prese con sé i dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e tutte le cose scritte dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compiranno.

32 Egli infatti sarà consegnato in mano dei gentili, sarà schernito e oltraggiato e gli sarà sputato addosso.

33 E, dopo averlo flagellato, lo uccideranno; ma il terzo giorno risusciterà».

34 Ma essi non compresero nulla di tutto ciò: questo parlare era per loro oscuro e non capivano le cose che erano state loro dette.

35 Ora, come egli si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada. mendicando;

36 sentendo passare la folla domandò che cosa fosse;

37 gli risposero che stava passando Gesú, il Nazareno.

38 Allora egli gridò, dicendo: «Gesú, Figlio di Davide, abbi pietà di me».

39 Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perché tacesse, ma lui gridava ancora piú forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me».

40 Allora Gesú, fermatosi, ordinò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogò,

41 dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». Ed egli disse: «Signore, che io recuperi la vista».

42 E Gesú gli disse: «Recupera la vista; la tua fede ti ha guarito».

43 All'istante egli recuperò la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, vedendo questo, diede lode a Dio.

18 Un giorno, Gesù raccontò ai discepoli una storia per insegnar loro che bisogna pregare, pregare sempre, senza stancarsi, finché non si è esauditi:

«In una città viveva un giudice, un uomo che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno. Nella stessa città cʼera anche una vedova che si recava spesso dal giudice, chiedendo che le fosse resa giustizia, per un torto che aveva subìto. 4-5 Per qualche tempo il giudice non ne volle sapere, ma lʼinsistenza dellʼaltra gli dava fastidio. Alla fine pensò: “Non temo Dio, e neppure gli uomini, ma questa donna mi sta proprio seccando! Vedrò che le sia fatta giustizia, così finalmente non verrà più a scocciarmi!”»

Poi il Signore aggiunse: «Se perfino un cattivo giudice arriva a convincersi, dietro forti insistenze, volete che Dio non faccia sicuramente giustizia ai suoi figli che lo implorano giorno e notte? Certamente sì! Risponderà loro con prontezza. Ma quando io, il Messia, tornerò, quanti ne troverò che hanno fede (e pregano)?».

Poi raccontò questa storia, diretta a certuni che in cuor loro sono convinti di essere giusti e disprezzano gli altri: 10 «Due uomini andarono al tempio a pregare. Uno era un Fariseo ipocrita e pieno di sé, lʼaltro un esattore delle tasse disonesto. 11 Lʼorgoglioso Fariseo se ne stava in piedi e pregava così: “Grazie Dio, perché non sono un peccatore come tutti gli altri, specialmente come quellʼesattore delle tasse là in fondo! Perché non imbroglio la gente, non commetto adulterio, 12 digiuno due volte la settimana e offro al tempio la decima parte di tutto ciò che guadagno”.

13 Lʼesattore, intanto, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, mentre pregava, ma, battendosi il petto per il dolore, diceva: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” 14 Ebbene, ve lo dico io: fu questo peccatore, e non il Fariseo, a ritornare a casa perdonato! Perché lʼorgoglioso sarà umiliato, ma lʼumile sarà onorato!».

15 Un giorno portarono a Gesù dei bambini, perché li toccasse e li benedicesse. Ma i discepoli cominciarono a sgridare quelli che li portavano.

16-17 Gesù, invece, richiamò i bambini vicino a sé e disse ai discepoli: «Lasciate che i piccoli vengano da me, non mandateli via, perché il Regno di Dio appartiene a chi ha le stesse qualità di questi bambini. Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».

18 Una volta, uno dei capi religiosi gli fece questa domanda: «Buon Maestro, che devo fare per entrare in cielo?».

19 «Ti rendi conto di ciò che dici, quando mi chiami “buono”?» gli chiese Gesù. «Soltanto Dio è veramente buono e nessun altro.

20 Ma per quanto riguarda la tua domanda, tu sai bene che cosa dicono i dieci comandamenti: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire il falso, onora i tuoi genitori e così via…» 21 Lʼuomo rispose: «Ho sempre obbedito a tutti questi comandamenti fin da quando ero molto piccolo!».

22 «Cʼè ancora una cosa che ti manca», aggiunse Gesù. «Vendi tutto ciò che hai e dà il denaro ai poveri. Così avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi!».

23 A queste parole, lʼuomo se ne andò via tristemente, perché era molto ricco.

24 Gesù lo seguì con lo sguardo, mentre sʼallontanava, e disse ai discepoli: «Comʼè difficile per un ricco entrare nel Regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio!»

26 Quelli che lo ascoltavano, esclamarono: «Ma se è così difficile, chi dunque può essere salvato?».

27 Gesù rispose: «Dio può fare ciò che per gli uomini è impossibile!».

28 Allora, Pietro disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito!» 29-30 E Gesù replicò: «Vi assicuro che chiunque ha fatto come voi e ha lasciato casa, moglie, fratelli, genitori e figli per amore del Regno di Dio, sarà ricompensato molto di più in questa vita, e riceverà la vita eterna nel mondo che verrà».

31 Poi, dopo aver riunito i dodici intorno a sé, Gesù disse loro: «Come sapete, stiamo andando a Gerusalemme. Quando saremo là, si avvereranno le predizioni che hanno scritto gli antichi profeti sul mio conto.

32 Sarò consegnato ai pagani, che mi derideranno, mʼinsulteranno e mi sputeranno addosso. 33 Poi mi frusteranno e mi uccideranno. Ma il terzo giorno risusciterò dalla morte».

34 Essi però non capivano una parola di ciò che diceva. Per loro era come se parlasse per indovinelli.

35 Mentre sʼavvicinavano a Gerico, videro un cieco che se ne stata seduto a lato della strada a chiedere lʼelemosina. 36 Quando sentì passare la folla, il cieco chiese che cosa stesse accadendo. 37 Gli dissero che stava passando Gesù di Nazaret. 38 Il povero uomo allora cominciò a gridare: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!»

39 La folla, che precedeva Gesù, cercò di farlo tacere, ma egli gridava ancora più forte: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!»

40 Quando Gesù arrivò allʼaltezza del cieco si fermò: «Portatemi quellʼuomo là in fondo!» disse. Poi gli chiese: 41 «Che cosa vuoi da me?» «Signore», implorò il cieco, «faʼ che io veda!»

42 Allora Gesù disse: «Ebbene, che tu veda! La tua fede ti ha salvato». 43 Immediatamente lʼuomo riacquistò la vista e seguì Gesù, lodando Dio. E tutti quelli che avevano assistito al miracolo glorificavano il Signore.