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27 Se è una persona sola che pecca per errore, offra una capra di un anno come sacrificio per il peccato. 28 Il sacerdote farà l’espiazione davanti al Signore per la persona che avrà mancato commettendo un peccato per errore; quando avrà fatto l’espiazione per essa, le sarà perdonato. 29 Avrete un’unica legge per colui che pecca per errore, sia che si tratti di un nativo del paese tra i figli d’Israele o di uno straniero che soggiorna in mezzo a voi. 30 Ma la persona che agisce con proposito deliberato[a], sia nativo del paese o straniero, oltraggia il Signore; quella persona sarà eliminata dal mezzo del suo popolo. 31 Siccome ha disprezzato la parola del Signore e ha violato il suo comandamento, quella persona dovrà essere eliminata; porterà il peso della sua iniquità”».

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Footnotes

  1. Numeri 15:30 Proposito deliberato, lett. a mano alzata.

Sacrifici per i vari casi di colpevolezza

(A)«“Una persona pecca se, udite le parole di giuramento, quale testimone non dichiara ciò che ha visto o ciò che sa. Porterà la propria colpa. Quando uno, anche senza saperlo, avrà toccato qualcosa di impuro, come il cadavere di una bestia selvatica impura, di un animale domestico impuro o di un rettile impuro, rimarrà egli stesso impuro e colpevole. Quando uno, anche senza saperlo, avrà toccato un’impurità umana, qualunque di quelle impurità che rendono l’uomo impuro, appena viene a saperlo, diventa colpevole. Quando uno giura con le labbra, parlando senza riflettere, di fare qualcosa di male o di bene, proferendo con leggerezza uno di quei giuramenti che gli uomini sono soliti pronunciare, quando viene a saperlo, è colpevole delle sue azioni.

Quando uno dunque si sarà reso colpevole di una di queste cose, confesserà il peccato che ha commesso; porterà al Signore il sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso. Porterà una femmina del gregge, una pecora o una capra, come sacrificio espiatorio e il sacerdote farà per lui l’espiazione del suo peccato.

Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, porterà al Signore, come sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio espiatorio, l’altro come olocausto. Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima il sacrificio espiatorio, tagliandogli la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla del tutto; poi spargerà del sangue del sacrificio espiatorio sopra uno dei lati dell’altare e il resto del sangue sarà fatto colare ai piedi dell’altare. Questo è un sacrificio espiatorio. 10 Dell’altro uccello farà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote farà per quel tale l’espiazione del peccato che ha commesso e gli sarà perdonato.

11 Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due giovani piccioni, porterà, come sua offerta per il peccato che ha commesso, la decima parte di un efa di fior di farina, come sacrificio espiatorio, senza mettervi sopra né olio né incenso, perché è un sacrificio espiatorio. 12 Porterà la farina al sacerdote; il sacerdote ne prenderà una manciata piena come ricordo e la farà fumare sull’altare sopra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore. È un sacrificio espiatorio. 13 Così il sacerdote farà per quel tale l’espiazione del peccato, che quello ha commesso in uno di quei casi, e gli sarà perdonato. Il resto della farina sarà per il sacerdote, come si fa nell’oblazione”».

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